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Posted by Unknown on 17:19
15/06/2016
1.56 AM

Ogni estate succede sempre così, inizio a confondere il giorno con la notte e mi ritrovo sotto il lenzuolo con le cuffie nelle orecchie con davanti il computer o il telefono.
Ma quest’estate è diversa, oggi è diverso, oggi mancano ufficialmente sessanta giorni alla mia partenza, sessanta giorni e avrò in mano un biglietto per Londra, da Londra a New York e tra sessantaquattro giorni da New York a Des Moines.
Eppure… eppure è tutto fermo, calmo, stazionario. Ogni giorno che passa è un giorno in meno alla data di partenza. A volte mi chiedo perché i giorni passino così piano, altri troppo in fretta. Sono realmente pronta a salutare la mia vita per dieci mesi? Anzi, sono realmente così matura e pronta ad andarmene? Perché la domanda è su quanto sia pronta io, dieci mesi alla fin fine non sono nulla, se mi dovessi trovare male so benissimo che passeranno. Continuo a pensare di esserlo, sapete, essere pronta e non vedo l’ora di partire, ma ci sono momenti in cui mi chiedo se ce la farò davvero.
Ho paura di non aver realizzato ancora tutto, ho paura che realizzerò questo enorme cambiamento quando sarò sull’aereo per l’Iowa, completamente da sola. Io non ho paura di trovarmi male, ho paura di trovarmi bene. Così bene che sarà orribile dover dire addio alle persone che incrocerò lì. Perché quello sarà un addio. Ad Agosto saluterò i miei genitori, i miei amici, è vero, ma a Giugno loro saranno qui, li rivedrò e tornerà tutto com’è adesso.
Ho troppi pensieri che invadono la mente alle due di notte, troppi pensieri che mi rendono solo più confusa di quanto non sia già di solito. Ogni giorno mi sveglio e uno dei primi pensieri è controllare le mail, magari Jennifer o Mekhia mi hanno scritto qualcosa durante la notte, devo spuntare un altro giorno sul calendario.
Il mio cervello ormai reagisce di notte, e io sto scrivendo cose senza senso, cose che non voglio neanche rileggere ma solo pubblicare, non curandomene di errori o altro.
Tra sessanta giorni sarà il 14 Agosto, su quell’aereo ripenserò a tutte le carte, alle opere di convincimento, al tremore di mia madre che non riesce ad aprire la mail della host family, all’impazienza, alla speranza e alla paura.
Io so di essere pronta a tutto questo, so che quando abbraccerò Jennifer, Mekhia, Kian e Jeremy per la prima volta mi sentirò sollevata, so che quando tornerò sarò cambiata completamente, nel bene e nel male. Ma per adesso, con ancora sessanta giorni davanti sono sola confusa, su me stessa, non su tutto questo.

Buonanotte a me,
Alice.

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Host Family

Posted by Unknown on 07:46
Non riuscivo proprio a decidermi a fare questo post.
E' passata una settimana, martedì 3 Maggio mi è arrivata l'email con i dettagli della host family, ero a scuola, l'ho vista durante l'intervallo e sono letteralmente saltata in aria. Tremavo, sono andata in bagno ad aprirla.
Ci ho messo tipo venti minuti a capire in che stato sarei andata ed infine: IOWA! Okay, lo so, non è chissà che stato ma mi aspettavo di peggio, il mio pensiero pessimista questa volta mi ha aiutato. Pensavo che sarei capitata in un paesino con mille abitanti, in una fattoria e distante quindici chilometri da scuola, invece no! Andrò in Iowa, West Des Moines. La capitale del Paese è Des Moines quindi sono a dieci minuti da lì, è un po' come dire Roma / Roma Est ( lo so che West è Ovest ma non so se esiste Roma Ovest ) e la scuola è a un chilometro da casa mia.
Sono contentissima! Decisamente meglio di quanto mi aspettassi!
Per non parlare della host family, sono amazing. Prima di tutto sono molto giovani, la madre ha trentacinque anni e il padre trentasette, la figlia maggiore quattordici e il figlio minore quattro anni. Abbiamo già fatto la chiamata su FaceTime e mi sono sembrati contentissimi! Anche nelle mail che mi sono scambiata con la figlia e la madre continuavano dire di essere "super excited" e che non vedevano l'ora di conoscermi! In più sono disponibilissimi, mi hanno già detto che posso decidere io se dormire con la figlia o in un'altra stanza che hanno, che mi possono fare il pranzo da casa così non devo mangiare quello della mensa, che mi porteranno e verranno a prendere loro da scuola (nonostante io abbia già pensato che se rimarrò a fare un corso magari oltre l'orario scolastico potrò tranquillamente tornare da sola, per non scomodarli), mi hanno chiesto che cosa mi piacerebbe fare e che mi porteranno all'Iowa State Fair.
Inutile dire che sono contentissima e decisamente sollevata! Mi sono tolta un peso enorme e niente, questa settimana sono piena di verifiche e interrogazione (a maggio studente fatti coraggio) quindi devo tornare a studiare.
xoxo
gossip girl

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Informazioni varie&eventuali su STS

Posted by Unknown on 13:11
Perché questo post? Principalmente perché quando dovevo cercare io delle informazioni riguardanti questa organizzazione, non ne ho trovate tante. Anzi, ne ho trovate tante riguardanti le vacanze studio e meno per l'anno all'estero (o forse sono io che non so cercare).
Comunque parliamo di STS, l'agenzia con cui ho deciso di partire: mi è stata consigliata da un'amica, inizialmente io ero più indirizzata verso YouAbroad o WEP.  Devo dire la verità, sono andata a vedere più i prezzi che il resto, e quelli di STS fino ad oggi sono più inferiori rispetto agli altri due (neanche di tantissimo, ma comunque inferiori).
Non sono andata a nessun colloquio informativo (per nessuna delle tre) e mi sono affidata al parere di una mia amica che sta frequentando l'anno in Texas in questo periodo, e ho prenotato subito il colloquio vero e proprio. Aggiungiamo che è costato ottanta euro, ma non importa. Vorrei far notare la velocità e l'efficienza del colloquio, mi sembra di averlo richiesto il 27 Ottobre e io il 30 Ottobre alle tre di pomeriggio ero seduta nella sede di Inlingua a Bergamo (dove tengono a quanto pare questi colloqui, per non farmi andare a Milano).

IL COLLOQUIO DI SELEZIONE.
Ragazzi davvero, l'ho passato io, possono passarlo tutti. Ero molto agitata e nervosa, devo dire la verità, ma alla fine è andato più che bene. Mi hanno fatto fare una parte di listening e una sulla grammatica, più un colloquio orale in inglese. Quest'ultimo l'ha tenuto una madrelingua che mi ha detto che se diventava difficile rispondere in inglese potevo tranquillamente farlo in italiano, non ce ne è stato bisogno e non perché io sia eccezionale o altro, ma perché era una cosa molto fattibile. Alle cinque e mezza sono uscita con decisamente meno ansia.
In più, nei giorni successivi al colloquio ti richiedono:
- pagelle dei prime due anni di scuola;
- compilare un documento allegato;
- lettera di presentazione dello studente, in inglese, che ti serve come esercizio per la lettera di presentazione alla famiglia.

Dopo di questo, passato un po' di tempo (una settimana dal colloquio) ti chiamano per dirti se sei stato accettato o no e come si è andati nei test di inglese. Sono stata accettata e durante quella chiamata durata circa tre quarti d'ora, mia madre li ha tempestati di domande. Ma davvero.
Il 23 Dicembre, io stavo andando in clinica per fare una risonanza al cervello perché avevo vertigini/mal di testa vari (tutto bene, comunque) mi è arrivata la mail con tutte le cose da compilare per l'Application. La cosa divertente è che avevo detto a mia madre dieci minuti prima "chissà quando arrivano tutte le cose da compilare" e niente, la mia giornata si era appena risollevata.

APPLICATION.
Il termine era il 29 Gennaio, io l'ho consegnato a Marzo, e non per colpa mia, io quello che dovevo fare l'avevo fatto tutto in tempo, ma tant'è. Comunque sono stati disponibilissimi e gentilissimi nell'arco di tempo, non mi hanno messo neanche un minimo di pressione (io ai miei genitori sì, posso assicurarlo). Sono stati tantissimi documenti/moduli da compilare e far firmare.
- istruzioni per la compilazione (importantissime);
- student application (in generale informazioni sullo studente);
- regole di STS, sia in italiano che in inglese;
- medical record (gran parte della traduzione era nelle istruzioni), in questo c'era una parte da far compilare al proprio dentista;
- transcript of grades, praticamente le pagelle dei primi due anni (e quella del primo trimestre) ma firmate anche dal preside e con il timbro della scuola;
- english teacher's recommendation, non penso ci sia bisogno di tante spiegazioni;
- parents questionnaire;
- student letter + parent letter, sì servono da parte di entrambi;
- activities, praticamente le quattro attività che fai quotidianamente con una breve descrizione;
- condizioni generali di contratto;
- medical release (anche con traduzione), praticamente è il permesso dei genitori per trattamenti medici se necessari;
- condizione di partecipazioni (anche con traduzione);
- allergy form, modulo per le allergie.
In più hanno richiesto:
- certificato di nascita internazionale;
- copia del passaporto;
- album di foto con una breve descrizione per ogni foto (minimo dieci).
FINE. E' stato un parto mandare tutto, ma ce l'ho fatta.

Il 13 Aprile mi hanno mandato una mail dicendomi che avevano mandato al partner americano la documentazione (io sono con CCI), e che se non mi contattavano era perché andava tutto bene. In più mi hanno mandato il "Programma High School 2016-2017" dove c'era scritto del corso a New York, la data dell'orientation (18 Giugno a Milano) e alcune informazioni per il visto. Sempre quel giorno mi hanno mandato una lettera da far vedere al dirigente, che attestava la mia partecipazione al programma annuale e che tramite una legge non perdevo l'anno, insomma lo informava. Fortunatamente nella mia scuola non siamo in tanti e io avevo già comunicato la decisione di partire e tutto il resto al preside. Niente fino a oggi, il 28 Aprile dove ho aperto la casella delle mail ed ero in panico perché pensavo fosse sulla famiglia, invece no, era per l'assicurazione e che cosa comprende/ecc.
E' venuto un post LUNGHISSIMO, chiedo perdono, ma volevo essere il più dettagliata possibile per dirvi quello che vi richiedono e cosa vi aspetta, proprio perché io avevo trovato pochissimo.
La mia impressione è stata ottima fin dal principio, e continua a essere ottima. Sono delle persone affidabilissime, rispondono molto velocemente alle mail e sono disponibili a qualsiasi dubbio/chiarimento, e fidatevi che tra me e mia madre hanno avuto davvero molta pazienza. Noi in più siamo andati anche alla loro sede (ci dovremo riandare per portare tutta la documentazione completa, così ci facciamo un giro a Milano già che ci siamo ma potete inviarla per posta) e sono stati davvero davvero gentili e disponibili. A me hanno fatto una buonissima impressione fin da subito e continuano a farla. Una mia amica che è in Texas attualmente si sta trovando davvero bene con loro, e una ex partecipante (l'ho scoperto dopo!) figlia di un'amica di mia madre è andata sempre con loro e le ha detto che oltre ad essersi trovata benissimo, hanno saputo gestire davvero bene un problema medico che aveva avuto là questa ragazza. Non so di cosa si tratti perché non ho indagato, ma sua madre ha detto che sono stati molto efficienti e competenti.
Detto tutto questo, sono contenta e adesso attendo notizie dalla host family (ANSIAAAA).

QUOTE PER IL PROGRAMMA IN USA.
Annuale: 10 450€
Semestre: 9 850€
Quadrimestre e Trimestre: Non ci sono

SITO STS (con tutte le informazioni utili).
Sito: https://www.sts-education.com/italy/
Sito per anno all'estero: https://www.sts-education.com/italy/hs/

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Nice to meet you!

Posted by Unknown on 08:17
Tu non sei venuta al mondo per scappare o per strisciare, ma per spiccare il volo.
Le motivazioni che ti spingono ad allontanarti da casa sono molteplici: la noia, la curiosità verso altre culture, voler diventare una persona diversa, dimostrare che nonostante le difficoltà puoi farcela a fare quest'esperienza e tante altre.
Nel mio caso, la motivazione è la prima, ed è la più semplice: noia. Non sono infelice, non sono triste, sono semplicemente annoiata di quello che mi circonda, delle persone che ho intorno per quanto gli voglia bene, sono annoiata della monotonia. Quando provo a spiegare tutto questo non c'è una persona che non mi guardi scettica, e io so esattamente che cosa stanno pensando: "Ma è proprio necessario prendere e andare dall'altra parte del mondo?"
No, non è necessario, ma voglio farlo.



Fine della piccola introduzione.
Salve a tutti, sono Alice, ho sedici anni e vivo a Bergamo. Odio le presentazioni, odio parlare di me perché non so mai cosa dire. Ci sono troppe cose da dire, mille sfaccettature, e non riesco mai a iniziare un discorso che mi piaccia come finisce. Ma chi è Alice?
Alice è una ragazzina strana, se ne sta sulle sue senza render conto agli altri di quello che fa.
Alice ha un grande difetto: pensa troppo e questo molte le crea fastidio. Odia le sorprese, quello che non si aspetta e vuole sempre cercare di organizzare la sua vita e le persone intorno a lei.
Alice adora gli aperitivi, l'inverno, le caramelle gelatinose, ascoltare la musica di notte quando è tutto buio, le serie tv che continua a divorare come se non ci fosse un domani. Andare ai concerti è una delle sue grandi passioni e documenta sempre il tutto con troppi video e troppe foto.
Per Alice le due cose senza cui non riuscirebbe a vivere sono la musica e i viaggi, non per forza viaggi lontani, anche convincere quella santa di sua madre a portarla due giorni in una città a settanta chilometri da casa va bene.
Alice è negativa, ansiosa, piena di dubbi e insicurezze che nasconde continuamente, ma sa adattarsi facilmente a chi si trova di fronte o dove si trova.
Alice preferisce non parlare piuttosto di dire cose stupide; seleziona con cura le persone che devono stare vicino a lei, sia mai che qualcuno la contagi con la sua stupidità.
Le hanno detto spesso che è troppo egocentrica, egoista, modesta e narcisista, ma chi la conosce sa che è affatto così.
Ad Alice brillano gli occhi quando parla di stare un anno all'estero, dei suoi concerti, della sua musica e dei suoi libri.
Alice è tutto e niente. E va bene così, a lei.

Nice to meet you, I'm Alice.

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